Le chiese

A pianta allungata, si compone di un’unica navata con copertura a capriate a vista che presenta una policromia di difficile datazione ma poco comune. La navata si conclude in un’abside a emiciclo con conca absidale e copertura in granito grigio, che si ripete sull’estradosso della volta dell’abside. I muri sono costituiti da blocchi di scisto di piccole dimensioni e tonalità ocra provenienti forse dalle cave in prossimità dell’edificio. Il timpano a tutto sesto della porta occidentale presenta motivi geometrici, fitomorfi e forse zoomorfi incisi o a rilievo. L’edificio è completato da un piccolo campanile aperto d’epoca barocca che può contenere una campana, coronato da un’edicola a frontone triangolare.

Menzionata per la prima volta in un documento datato 1281, è stata probabilmente edificata, secondo alcuni studi storici, tra la metà del XII secolo e la metà del XIII. Una seconda campagna di costruzione ha verosimilmente avuto luogo nel 1378, se si dà fede alle iscrizioni ritrovate su due lastre di pietra. In questa fase, si può ipotizzare la realizzazione del prolungamento della navata verso ovest e l’edificazione di una nuova facciata. Durante la visita di monsignor Marliani, vescovo di Mariana e Accia, nel 1646, la chiesa ha smesso di svolgere la sua funzione parrocchiale (in cui viene sostituita dalla chiesa dell’Assunta, eretta nelle vicinanze).

I muri interni sono ornati da una decorazione dipinta eseguita in tre fasi diverse. Un ornamento geometrico sulla pietra costituisce l’unico resto della decorazione realizzata nella prima fase. La seconda fase corrisponde alle pitture monumentali fissate sulla parete del muro meridionale per mezzo di un intonaco-supporto a fresco. Uno dei pannelli rappresenta S. Giacomo il Maggiore, S. Michele e S. Cristoforo con in braccio il bambino Gesù. Un altro pannello raffigura S. Antonio e forse Santa Caterina. Queste decorazioni dipinte sono datate 1386 e recano la firma di Maestro Giovanni. La terza fase di esecuzione risale al XIX secolo e concerne il retablo barocco e l’altare, ornati da una decorazione in stucco policromo.

Rimaneggiata in epoca barocca, la chiesa è oggetto di una campagna di lavori di rifacimento nel XIX secolo. Altri cantieri di restauro vengono avviati nel 1970, nel 1982 e nel 2006. Viene classificata Monumento storico nel 1976.

Coroneo Roberto, Chiese romaniche della Corsica. Architettura e scultura (XI-XIII secolo), Cagliari, 2006.
Coroneo Roberto, Architettura romanica dalla metà del mille al primo ‘300, Nuoro, 1993.
Moracchini-Mazel Geneviève, Les églises romanes de la Corse, T. 1, 2. Paris, 1967.