Scopri il romanico: Genti e Leggende

Matilde di Canossa

Matilde di Canossa nacque nel 1046, terza figlia di Bonifacio di Canossa e Beatrice di Lotaringia. Ai vasti possedimenti della stirpe di Canossa si era da pochi anni aggiunta anche la Marca di Tuscia, donata dal’imperatore Corrado II proprio a Bonifacio per ringraziarlo del sostegno militare da lui prestato: il feudo arrivato nelle mani di Matilde dopo la morte dei suoi due fratelli maggiori, del padre e, infine, della madre Beatrice nel 1076, comprendeva quindi buona parte dell’Italia centro-settentrionale, dalla Toscana alla Lombardia, e poneva la casa dei Canossa in una posizione di straordinaria potenza sullo scenario politico europeo dell’epoca.

Matilde, come la madre, appoggia strenuamente i pontefici nei continui scontri con l’imperatore nei lunghi anni della Lotta per le investiture: strettissimo è il legame con Anselmo da Baggio, vescovo di Lucca e poi papa con il nome di Alessndro II, e con Ildebrando di Soana, poi papa con il nome di Gregorio VII, che proprio a Canossa, nel castello di Matilde, umilierà Enrico IV, costretto ad attendere tre giorni fuori dal castello sotto la neve per ottenere la revoca della scomunica da parte del pontefice.Anche Lucca e Pisa rientrano nei domini canossiani: i placiti emanati da Matilde nei periodi di permanenza in Toscana risultano in più di un’occasione redatti nel territorio della pieve di San Giorgio di Brancoli, dove la contessa risiedeva abitualmente.

Secondo una leggenda Matilde avanzò ripetutamente a papa Gregorio VII la richiesta di poter dire messa benché donna, richesta infine accolta dal pontefice subordinandola all’edificazione di almeno 100 chiese: Matilde mancò di poco il raggiungimento del traguardo prefissato, fermandosi a 99 chiese. Ciascun territorio legato alla contessa ha poi modificato la leggenda in senso localistico: in tal modo, se molti edifici religiosi in Emilia vantano di essere la “novantanovesima chiesa”, in Lucchesia si è tramandata una versione secondo la quale Matilde sarebbe stata responsabile dell’edificazione di 99 chiese tutte all’interno delle mura cittadine, motivando così l’appellativo tutt’oggi molto diffuso di Lucca come “città dalle cento chiese”.

 

LE CHIESE ROMANICHE

Il tempo del Romanico