La Chiesa
Il territorio di Oschiri restituisce alcune chiese di piccole dimensioni, ma significative sia per i caratteri formali sia per la tecnica costruttiva con cui sono state realizzate. La più elaborata è quella intitolata a Nostra Signora di Castro, che sorge su una piccola altura dalla quale si domina la piana campestre del fiume Coghinas.
La chiesa, consacrata nella seconda metà del XII secolo, aveva funzione di cattedrale e si presenta mononavata, con abside a nordest e un portico di epoca successiva sul fianco settentrionale. Ancora una volta una chiesa romanica è inserita in uno splendido contesto paesaggistico, dove il monumento dialoga con la natura e viceversa.
Descrizione »
La chiesa, consacrata nella seconda metà del XII secolo, aveva funzione di cattedrale e si presenta mononavata, con abside a nordest e un portico di epoca successiva sul fianco settentrionale. Di grande suggestione è il materiale costruttivo, pietra vulcanica di differenti tonalità di colore, tagliata e messa in opera con speciale accuratezza. La facciata è scandita da lesene che si raccordano mediante archetti che seguono l’inclinazione degli spioventi. Nello specchio mediano si apre il portale di ingresso, affiancato da due semicolonne mozze e sovrastato da una luce cruciforme. Analoga apertura a forma di croce si trova nella parte posteriore della chiesa. Sia nell’abside che nei fianchi sono presenti le membrature verticali concluse da una serie di archetti su mensole.
Storia »
Sede di diocesi, è tramandata la figura di un vescovo di Castra nell’atto di consacrazione della Santissima Trinità di Saccargia, databile 1116. In un’altra fonte si trova menzione del vescovo Attone, che consacra rispettivamente la chiesa di San Demetrio di Oschiri e di Santa Maria di Anela, tra il 1162 e il 1168.
Bibliografia »
Roberto Coroneo, Architettura romanica dalla metà del mille al primo ‘300, Nuoro, 1993. Roberto Coroneo, Renata Serra, Sardegna preromanica e romanica, collana “Patrimonio artistico italiano”, Milano, 2004.Roberto Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali, Cagliari, 2005.
Dove si trova