Scopri il romanico: Genti e Leggende

San Gavino

Nella seconda metà dell’XI secolo in un’area nota come Monte Agellu presso l’antica Turris Libisonis (oggi nota come Porto Torres) fu edificata una maestosa basilica dove furono traslate le spoglie mortali di San Gavino e dei suoi compagni Proto e Gianuario.

Le vicende del santo, inscindibilmente legate a quelle dei due compagni, sono narrate in diverse fonti dove aspetti leggendari si mescolano a fatti storici. Nella cosiddetta Passio si narra di come il sacerdote Proto e il diacono Gianuario, nati in Sardegna, predicassero il Vangelo presso il Monte Agellu quando iniziarono le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano. Imprigionati e torturati a Turris dal preside di Sardegna e Corsica, Barbaro, furono incarcerati e là custoditi da un soldato semplice, Gavino.

Quest’ultimo, colpito dalle parole e dal comportamento di Proto e Gianuario li liberò, in seguito professandosi cristiano. Fu per questo decapitato vicino al mare e il suo corpo venne gettato dalle rupi nelle onde, dove scomparve. Il martire apparve a Proto e Gianuario rifugiati in una caverna, invitandoli a tornare a Turris per ricevere come lui il martirio. Questi obbedirono e furono decapitati il 27 ottobre, e i loro corpi seppelliti. Nel luogo dove sarebbero stati i tre sepolcri dei martiri sorge la chiesa di San Gavino a Mare, in località Balai-vicino.

In contrasto con la Passio, un’altra fonte riporta che tutti e tre i martiri furono gettati in mare in seguito alla decapitazione. I loro corpi sarebbero riapparsi proprio nel punto dove sorse poi la chiesetta di San Gavino decollato (S. Bainzu Iscapitadu), in località Balai-lontano.

 

LE CHIESE ROMANICHE

Il tempo del Romanico