La Chiesa
Il complesso di Bonarcado, nella parte alta dell’abitato, è costituito da due dei più suggestivi monumenti di epoca medievale del panorama isolano. La chiesa altomedievale cruciforme fa da contrappunto alla fabbrica romanica consacrata nel 1146/47, originariamente mononavata poi ampliata con aggiunta di tre navate e nuova abside.
Il paese si adagia sulle pendici del Montiferru, ricco di pietra vulcanica utilizzata per la costruzione dell’abbazia e del santuario, entrambi dedicati alla Vergine. Entrambi i monumenti sono ubicati in un’area verde del paese, in prossimità di una fonte d’acqua.
Descrizione »
Santa Maria di Bonarcado evidenzia due momenti costruttivi differenti nell’aula mononavata nella parte prossima alla facciata, e con innesto di tre navate scandite da arcate su pilastri laddove doveva esserci l’abside originaria. Una nuova area presbiteriale, orientata ad est, venne costruita nel XIII secolo da maestranze che lavorarono anche a San Pantaleo di Dolianova negli stessi anni. Proprio il prospetto absidale è peculiare, decorato con caratteristiche membrature verticali a soffietto, archetti a lobo e peducci allungati. Viceversa alla prima fase edilizia si riconduce la facciata, caratterizzata da tre alte arcate, e il fianco meridionale. Tutto l’edificio è realizzato in pietra vulcanica dalla tonalità scura. La tecnica costruttiva, evidenziata dal perfetto taglio della pietra delle parti più antiche, risulta invece meno accurata negli ampliamenti del XIII secolo.
Storia »
L’abbazia, nel medioevo retta dall’ordine benedettino dei monaci camaldolesi, fu costruita nella prima metà del XII secolo e consacrata nel 1146/47 alla presenza del sovrano del giudicato d’Arborea Barisone, sulla base di quanto scritto nel Condaghe di Santa Maria di Bonarcado, fonte scritta medievale. Nel XIII secolo l’edificio subì modifiche sostanziali che le conferirono l’aspetto odierno. Questi cambiamenti sono testimoniati da due iscrizioni, una del 1242 e una del 1268. La prima è collocata nel prospetto absidale, la seconda non è più rintracciabile.
Nelle immediate vicinanze della chiesa romanica si trova il santuario dedicato alla Madonna di Bonacattu. L’intitolazione deriverebbe da quella medievale Bonarcanto o Bonacranto, a sua volta tratta dal primitivo titolo del santuario dedicato alla Vergine panachrantos o immacolata. L’edificio fu costruito nel VII-VIII secolo riutilizzando un edificio termale romano, divenuto braccio orientale della chiesa, e si presenta oggi di piccole dimensioni e con pianta a croce.
Restauri »
Nel corso del ventesimo secolo vari restauri hanno interessato l’abazia di Santa Maria di Bonarcado. Tra il 1955 e il 1960 fu distrutta la settecentesca cupola a cipolla sovrastante l’odierno campanile, e demoliti gli ambienti addossati al fianco sud della chiesa e a quello ovest del campanile. Nel 1978, una serie di interventi evidenziarono le fondamenta dell’abside semicircolare originaria, precedente all’ampliamento del XIII secolo.
La chiesa cruciforme subì numerose ricostruzioni, fra cui l’aggiunta della facciata settentrionale, neoromanica, costruita nel 1933.
Bibliografia »
Roberto Coroneo, Architettura romanica dalla metà del mille al primo ‘300, Nuoro, 1993. Roberto Coroneo, Renata Serra, Sardegna preromanica e romanica, collana “Patrimonio artistico italiano”, Milano, 2004.Roberto Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali, Cagliari, 2005.
Dove si trova